Il Colorificio Leonardo è nato nel 1980, come uno dei primi colorifici di quartiere: negozi tuttofare che erano riferimento della vita e dei piccoli problemi quotidiani delle famiglie di un isolato. In quasi 40 anni di attività il colorificio ha accumulato una storia tuttaltro che banale e sorprendente, con aneddoti divertenti e significativi e nomi davvero importanti.
Il colorificio Colors partì con una forte attenzione per i bambini e per le scuole. Franco detto Franchino (Franchéin in dialetto), il primo commesso storico del Colorificio Leonardo, è ricordato ancora oggi per i suoi puffi di Das. Tutti i bambini della zona si fermavano a guardare i suoi puffi in vetrina quando tornavano dalla vicina scuola "II Giugno" di Piacenza.
Poi è stata la volta di Mauro Bersani, il "commesso storico" per eccellenza, che ha lasciato il colorificio solo nel 2008. Per quasi 30 anni è stato un punto fermo del quartiere intero quando si parlava di stucchi, pitture e solventi e viene ricordato davanti alla vetrina del colorificio a fermare bambini (e donne...).
Il Colorificio Leonardo si è sempre distinto per una certa lungimiranza e innovazione, ed è stato da subito sensibile alle novità del settore. E' stato uno dei primi a portare un sistema tintometrico a Piacenza (Tintometro) per la realizzazione di qualsiasi colore. Questo avvenne a cavallo tra gli anni '80 e '90 in collaborazione con MaxMeyer. E' stato poi tra i primi ad abbracciare una linea di prodotti a base di acqua e non tossici, senza solventi. Questo sensibilità ambientale ha portato il colorificio a diventare un Decor Center OIKOS.
Inoltre il colorificio è stato fin dall'inizio riferimento per molti pittori piacentini ed oggi mantiene una sezione di prodotti per le belle arti di una certa importanza.
Non si può però dimenticare che il Centro Colore Leonardo nasce come "produttore". La Nuova Ferretti è stata la prima società storic , rilevata poi dal Colorificio Leonardo che ancora oggi viene ricordata tra le persone più anziane per la qualità stratosferica dei suoi prodotti.
Pare addirittura che le formule chimiche di stucchi e pitture, fossero state consegnate nella città di Torino dall'illustre letterato Primo Levi, che ricordiamo era di partenza un chimico.
Essere dapprima produttori di vernici e solo in seguito diventare rivenditori, significa per il Colorificio Leonardo, avere delle competenze non comuni nel settore, riuscendo a discernere al meglio i prodotti venduti, selezionandoli tra le linee di migliore qualità.
Oggi grazie a questa esperienza sul campo, nonostante l'avvento sempre più forte della grande distribuzione nel settore dell'edilizia, delle tinteggiature, dei rivestiment, il Colorificio Leonardo riesce a porsi ancora come riferimento del settore. Questo per il rapporto uno a uno con il cliente e i consigli sull'applicazione dei prodotti che solo anni e anni di lavoro nel settore possono stimolare.